martedì 16 febbraio 2010

La protezione in.........civile!

Cari,
questo tema è quello che fino ad ora ha tenuto in piedi un governo del "fare", così come si è auotodefinito anche Di Pietro quando faceva il Ministro delle Infrastrutture con il governo di "sinistra", copiandolo dal suo predecessore Lunardi.
Ma gli ho sempre detto che l'importante non è "fare", ma "cosa fare e come fare", questo è ciò che fa la differenza.
Infatti, nessuno può dubitare che il tema "rifiuti a Napoli" sia stato affrontato di petto e parzialmente attenuato, che quello delle nuove case a L'Aquila sia stato affrontato e risolto parzialmente con sistemi di bassa qualità, a meno di quello antisismico.
Però, oggi, emergono i metodi usati per "fare" quegli interventi ed è veramente dequalificante e mortificante che a fare emergere queste verità debba essere la magistratura e non una seria opposizione politica che sul territorio sia radicato al punto di tenere e mantenere dei monitoraggi continui sull'operato delle Pubbliche Amministrazioni.
Ciò che sta accadendo in materia di appalti e favori e mazzette e ........altro, deve essere non solo uno spunto per dimostrare la nostra diversità nel far politica, ma anche una occasione per denunciare e dimostrare che la classe politica oggi visibile è veramente squallida e caratterizzata da una opposizione inesistente ed inefficace anche a far capire ai cittadini perchè certe cose accadono e dove bisogna intervenire per modificare il Sistema Politico.
L'apporto che danno i giornalisti perchè ciò sia sempre più imperversante è veramente inqualificabile e di dimensione devastante, per cui se l'uniamo ad una certa limitata e squalificata libertà di stampa, posso dire che bisogna necessariamente usare il porta a porta e la rete come utili mezzi di comunicazone, ma ciò che più conta è quello di poter formare dei Comitati di Territorio che tengano con competenza il controllo sull'operato delle Istituzioni e si pongano come Soggetto di rappresentanza dei cittadini, anche qualificata e per settori, per far rispettare i loro diritti e i loro doveri in modo da agire nel concreto la trasparenza e la democrazia, facendo così emergere naturalmente le illegalità esercitate dai Governi dei territori.
Se questa iniziativa la pensate estesa sul Territorio Nazionale potete immaginare una sorta di, così fu chiamato, per capirci, "Governo Ombra"(ma non ha mai funzionato), cioè, un Comitato di qualità e pluritematico, in modo da esercitare la globalità e il sistemico, che controlli l'operato delle Istituzioni nazionali, a qualsiasi livello, compreso quello della Magistratura.
L'esistenza di tali realtà, una volta formate, dovrebbero essere sostenute dall'informazione divulgativa del loro operato nei modi che ho detto, fino a tendere gradualmente a far sentire la propria voce sui midia più difusi.
Questo progetto politico, credo abbia bisogno di molta condivisione e soprattutto di un forte stimolo a partecipare alla vita del nostro Paese per non lasciarlo nelle mani di questi sciacalli di "governo" e di "opposizione" che si stanno a dividere i "brandelli" prima di farlo sprofondare in una crisi economica senza pari.

1 commento:

Keyser Soze ha detto...

Perfettamente d'accordo. Oltre ad avere una classe politica corrotta e impegnata solo nei propri affari e in quelli delle lobby "invisibili", non esiste un minimo di proposta politica vera, nuova, alternativa ad un sistema in via d'implosione.