Il gup Raffaele Piccirillo ha rinviato a giudizio 25 persone nell'ambito dell'inchiesta "Rompiballe". Sposata in pieno quindi la linea dei pm Sirleo e Noviello.
Il nome di spicco è quello di Marta Di Gennaro, una dei vice di Guido Bertolaso quando l'attuale sottosegretario era commissario ai rifiuti.
Figurano tra gli imputati: Domenico Di Battista, responsabile della discarica di Villaricca; Sergio Asprone, responsabile gestione impianti Fibe; Roberto Cetera e Lorenzo Miracle Bragantini, vertici della Ecolog; Giuseppina Marra, funzionario della Provincia di Caserta; Massimo Cortese, Filippo Rallo e Giovanni De Laurentiis, coordinatori degli impianti di selezione dei rifiuti; Angelo Pelliccia, direttore generale di Fibe e Fibe Campania; Massimo Malvagna, amministratore delegato delle due società.
Il processo comincerà il 26 maggio prossimo davanti alla quinta sezione del tribunale di Napoli. Le accuse contestate vanno dal traffico illecito di rifiuti, al falso ideologico e truffa ai danni dello Stato. Tra i principali capi di imputazione vi è il trattamento fittizio delle "ecoballe" negli impianti di Cdr il cui contenuto veniva poi sversato illecitamente nelle discariche.
Ecco, per chi pensava che tali personaggi potevano risolvere il problema dei rifiuti, più di qualche dubbio gli verrà in mente...
Il nome di spicco è quello di Marta Di Gennaro, una dei vice di Guido Bertolaso quando l'attuale sottosegretario era commissario ai rifiuti.
Figurano tra gli imputati: Domenico Di Battista, responsabile della discarica di Villaricca; Sergio Asprone, responsabile gestione impianti Fibe; Roberto Cetera e Lorenzo Miracle Bragantini, vertici della Ecolog; Giuseppina Marra, funzionario della Provincia di Caserta; Massimo Cortese, Filippo Rallo e Giovanni De Laurentiis, coordinatori degli impianti di selezione dei rifiuti; Angelo Pelliccia, direttore generale di Fibe e Fibe Campania; Massimo Malvagna, amministratore delegato delle due società.
Il processo comincerà il 26 maggio prossimo davanti alla quinta sezione del tribunale di Napoli. Le accuse contestate vanno dal traffico illecito di rifiuti, al falso ideologico e truffa ai danni dello Stato. Tra i principali capi di imputazione vi è il trattamento fittizio delle "ecoballe" negli impianti di Cdr il cui contenuto veniva poi sversato illecitamente nelle discariche.
Ecco, per chi pensava che tali personaggi potevano risolvere il problema dei rifiuti, più di qualche dubbio gli verrà in mente...
Nessun commento:
Posta un commento