Si è svolta due giorni fa a Roma la manifestazione di solidarietà al Procuratore della Repubblica di Salerno Luigi Apicella promossa dall'Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia, e non dall'Italia dei Valori come detto dai vari media di regime. E' stata anche l'occasione per dire no a tutte le mafie e per esprimere solidarietà a tutti i magistrati che non si abbassano ai continui soprusi del potere politico (come Forleo e De Magistris).
Apicella (sospeso dalle funzioni e dallo stipendio!!) ha avuto la grande "colpa" di svolgere il suo lavoro di magistrato, di indagare sulle denunce che De Magistris aveva sporto in procura e, da ciò a cui stiamo assistendo, chi a vario titolo si occupa delle indagini Why Not, Toghe Lucane e Poseidon, non se la passa tanto bene.
Come sempre, anche in occasione di tale manifestazione, TG e giornali si sono lasciati andare alla solita orgia di disinformazione, propria del nostro piccolo (o grande?) regime.
E allora l'avvenimento della giornata non è stato la discreta partecipazione della gente nonostante il giorno feriale o gli interventi degli ospiti sul palco, molti dei quali davvero significativi, ma la polemica Di Pietro-Colle a causa di un duro (ma corretto) intervento dell'ex magistrato riguardo i silenzi troppo frequenti del Presidente della Repubblica.
La manifestazione, dal titolo "Io so", ha visto fra gli altri gli interventi di Sonia Alfano, Salvatore Borsellino, Marco Travaglio, Beppe Grillo, Antonio Di Pietro, Carlo Vulpio e la bellissima conclusione da parte del Presidente di PBC, Monia Benini.
Speriamo che queste parole potranno essere il catalizzatore per un risveglio civile di massa che ci porti a migliorare la situazione dell'Italia.
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