'Caro Presidente, in qualita' di deputati quotidianamente impegnati in Parlamento a sostenere l'attivita' del governo ci rivolgiamo a Te per rappresentarti un disagio che richiede un intervento al fine di armonizzare le varie anime politiche e parlamentari che si ritrovano nel Popolo della Liberta'.
Come sai siamo entrati determinati e convinti nella nuova formazione politica certi di poter costruire con Te il grande partito dei moderati italiani. Tale percorso e' coinciso con un favorevole momento elettorale che sta garantendo al Paese un governo capace di risolvere i problemi dei cittadini, anche grazie alla Tua leadership e alla Tua ineguagliabile ''politica del fare''.
Il Popolo della Liberta' deve conservare pero' la sua natura di partito del pensare, allenato alla discussione, avendo come priorita' una solida e visibile democrazia interna. A tal fine riteniamo che sarebbe opportuno un patto di consultazione permanente tra Te e il cofondatore del Popolo delle Liberta' Gianfranco Fini, al quale siamo politicamente e personalmente legati e con cui siamo entrati nel PdL e in Parlamento.
Riteniamo inoltre opportuno segnalarTi la necessita' di tenere dei vertici di maggioranza che coinvolgano tutto il PdL, evitando la sensazione che dalle cene del lunedi' venga fuori la linea dell'esecutivo e che questa sia di fatto condizionata dalla Lega a scapito del nostro partito.
C'e' infine la necessita' di strutturare il Pdl come un vero e proprio partito, a livello centrale e territoriale, facendo funzionare gli organi previsti dallo Statuto con periodicita' e trovando in quella sede le soluzioni tra le varie posizioni di partenza su questioni a volte anche delicate che riguardano la coscienza dei singoli.
Ti sottoponiamo per ultima una questione non politica ma a nostro giudizio pericolosa e incomprensibile per gli effetti che produce. Ci riferiamo alle reiterate affermazioni offensive e calunniose de ''Il Giornale'' diretto da Vittorio Feltri nei confronti di Fini.
Ferma restando la nostra convinzione sull'irreversibilita' del bipolarismo e sull'impossibilita' per chi come noi viene da AN di prefigurare scenari di tipo diversi slegati dal Pdl e dalla Tua leadership, Ti preghiamo di intervenire quanto prima per evitare che tali problematiche possano causare un corto circuito interno al nuovo partito''.
martedì 15 settembre 2009
Il re delle sceneggiate non era Mario Merola?
Questi ci prendono proprio per i fondelli. Una finta questione con una finta lettera a mò di sceneggiata napoletana per distogliere , ancora una volta, l'attenzione sulle vere questioni che invadono il nostro paese. Di seguito la lettera firmata da 50 ex AN al presidente del consiglio:
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento